Quella di San Bartolomeo Scorticato è, secondo me, la più bella statua del Duomo.
Si trova nel braccio destro del transetto, vicino all'uscita laterale e rappresenta, naturalmente San Bartolomeo.
La particolarità di questa statua è chiaramente la finissima rappresentazione anatomica. E infatti, ispirandosi al martirio del Santo, Marco d'Agrate lo rappresentò scorticato e con la sua pelle portata sulle spalle a mo' di stola, riuscendo a rendere l'anatomia in modo impressionante.
Il martirio di San Bartolomeo fu quindi lo scorticamento, ma la sua storia incomincia molto prima.
Bartolomeo era infatti uno dei dodici apostoli e, dopo la morte di Gesù, si recò in Asia per predicare e diffondere il vangelo.
Secondo la tradizione riuscì a convertire alla fede cristiana diverse città, moltissime persone e, tra questi, giunto in Armenia, anche il re Polimio e sua moglie.
I sacerdoti del regno però, invidiosi dei suoi successi, convinsero il fratello del re ad ordinare la morte del futuro santo.
Il complotto ebbe successo e Bartolomeo, catturato dai soldati fu condannato ad essere scorticato vivo e poi decapitato.
Da allora la tradizione rappresenta San Bartolomeo che in qualche modo viene appunto scorticato e una delle opere più famose è proprio quella realizzata da Marco d'Agrate nel 1562 e conservata in Duomo.
Un'ultima curiosità: sembra che per realizzare la scultura, l'autore si sia ispirato ad alcuni disegni anatomici di Leonardo.