| Robinie a Manhattan
Franco Bompieri
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Scritture elementare per emozioni elementari...si' ,semplici, capibili da tutti.
Storia positiva che lascia solo intravvedere il male.
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| Gli occhi gialli dei coccodrilli
Katherine Pancol
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Libro che inizia con una situazione triste e possibile. Che leggi perche' sai che cambiera'.
E cambia, Attraverso situazioni assurde che , mentre leggi, non credi siano impossibili, Solo alla fine ti accorgi che e' una favola. Una favola avvolta da una patina di possibilita'.
La scittura e' veloce e coinvolgente.
Solo uno stallo. Un certo punto lo strascina troppo. Si vuole arrivare al dunque e lie trscina...un centinaio di pagine in meno ed era perfetto!
Poi si riprense. Ma il finale ti lascia un po' in sospeso. Non che non sia finito ,ma..in sospeso. Per poi capire che e' una trologia.
E va bhe...mi leggero' anche gli altri due! ;)
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| l'uomo d'istinto
Salvatore Scarciglia
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| la casa di ringhiera
Francesco Recami
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Non mi piacciono molto i libri che non chiariscono tutti i punti lasciati in sospeso e che lasciano al lettore facolta' di vederla come vuole.Mi sembra pigrizia da parte dello scrittore, piuttosto che un scelta letteraria.
Devo dire pero' che l'ambientazione in un Milano a me nota, la scrittura fluida ed il tempo dedicato alla descrizione minuziosa dei personaggi-tale da farti cadere nel fatale errore di dare per scontato che la storia si sviluppera' inevitabilemte intorno ad uno di essi, dandogli un rulo attivo che invece non avra'- mi e' piaciuta.
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| le feste delle amiche speciali
Laurie Notaro
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Libro inutile!
Altro non c'e' da dire...
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